Diffidare o confidare nei titoli cumulativi? Affidarsi. Stavolta il fil-rouge, per esempio, è gustativo e di esperienze fatte o desiderabili. E va dall’olio alle arance per tramite di un pesto di agrumi. E poi dalle arance alla Francia perché “escursione” ha parecchi significati.

Olio, un amore nudo e crudo
Olio Officina 2016 ha approfondito il fatto che un olio EVO frutto di blending è come un whisky, un caffè, un miele (e, se vogliamo, anche una fragranza in cosmesi): cioè una miscela calibrata per ottenere un certo risultato sensoriale. Durate l’evento l’azienda olearia Pietro Coricelli, che lavora sui blend e sull’identità dei loro bouquet, ha condotto una degustazione crudista con abbinamenti anche insoliti. Ma tutti riproducibili, senza estremismi. Una specie di ritorno all’essenza interpretato da 5 chef e 5 dei propri oli.

chef Fabio Ometo
Crudo di gamberi, bufala campana e melissa
Olio EVO fruttato Gran Classe

chef Eros Patrizi
Pinzimonio di frutta e verdura
Olio EVO biologico

chef Alberto Minio Paluello
Tartare di avocado, mango e pomodoro pachino
Olio EVO

chef Massimo Demarie
Lasagna cruda di carasau
Olio EVO non filtrato frantoio della fattoria

chef Nazareno Menghini
Tartare di manzo fassone con misticanza di stagione, puntarelle e carciofi con maionese all’olio extra vergine di oliva
Olio EVO 100% italiano

Arance ancor più rosse
Rosaria. Arancia rossa dell’Etna. Cosa c’entra con l’olio? C’entra. Perché, per celebrare il decimo compleanno di questo succoso, generoso e colorito agrume, lo chef Filippo La Mantia ha creato presso InKitchen LOFT in diretta il suo famoso pesto d’arance (ma anche un cous-cous e un dessert). Difficile non conoscere Rosaria, complice anche un insidioso jingle che, come tutti i jingle azzeccati, ti si inchioda in testa subito e per sempre. Ma Rosaria è anche una case-history di orgoglio e coraggio imprenditoriale della famiglia Pannitteri che, in un settore agricolo dove i margini di guadagno sono così sottili, ha voluto investire e creare un marchio di successo. Sapevate che il colore rosso è dovuto a un gene che si attiva grazie alla forte escursione termica della zona dell’Etna? E se quest’anno, caldissimo di giorno e di notte, ha dato arance meno rosse, questo è solo un segno dell’autenticità territoriale del raccolto. E sapevate che una spremuta d’arancia contiene la stessa quantità di calcio di un bicchiere di latte? Ma questo è solo uno spicchio delle buone notizie offerte dalla nutrizionista e diet coach Samantha Biale (che potete ascoltare su radio Monte Carlo o seguire su www.samanthabiale.com)

Escursione. Emozione. Francia.
Dall’escursione termica all’escursione intesa come viaggio, gita, spostamento, il passo (mentale) è breve. L’ente del turismo francese ha presentato belle novità per il 2016, con un orgoglio, un’energia, una fiducia nel futuro che fanno onore. A cominciare dal nuovo sito www.france.fr pieno d idee e proposte e monumenti restaurati da visitare – uno per tutti, il colonnato del Panthéon a Parigi. E con un nome che più facile di così, più memor(izz)abile di così, più semplice di così non si può. Chi deve intendere, intenda.

Segnalo come degne di nota alcune proposte con un penchant enogastronomico:

• il 500° anno di Leonardo da Vinci in Francia. Oltralpe, con questa abile mossa, in Francia si è fatto ancora una volta di Leonardo un patrimonio sovranazionale e dei castelli di Clos Lucé e di Amboise nella valle della Loira una rinnovata, appetibile attrattiva sia per le mostre ospitate sia per il valore della location. Flash di memoria: ma vi ricordate del Leonardo di Philippe Leroy?

• il lato foodie di Eurodisney. Per esempio, le attrazioni dedicate a Ratatouille. Dicono e confermano che sia come entrare nel film, e voi vi ritrovate ad essere grandi come un topolino in un mondo gigantesco! Accomodatevi nel ristorante dove i tavolini sono rocchetti e le sedie tappi. (altrimenti, sono 55 i luoghi dove ristorarvi all’interno del parco e comunque quest’anno il tema generale sono le stagioni …)

• Le cene / pranzi /notti nelle vigne. Compiendo, per esempio, il viaggio nei vigneti da Nantes a Clisson. Un circuito enogastronomico lungo 100Km … o cercando, nel visitare vigneti e cantine, di alloggiare nelle strutture nei logis a vocazione e caratterizzazione viticola. C’è anche un circuito chiamato “Bacchus”.

• la rete internazionale Le Boat per visitare la Francia fluviale noleggiando una péniche, ovvero una casa-battello completamente equipaggiata (volendo, anche di wi-fi) senza bisogno di patente nautica. Le vie d’acqua sono navigabili da metà marzo a fine ottobre. Grande la tentazione di vedere ponti, chiuse e paesaggi dall’acqua. Di vivere una vacanza dai ritmi diversi. Di unire la bici al battello per gite supplementari. Di solcare le Canal du Midi o la Camargue o l’Aquitania, Le Lot, la Charente, la Loira, la Bretagna, l’Alsazia, la Borgogna …

Daniela Ferrando