Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

BLOGVS | April 18, 2024

Scroll to top

Top

2 Comments

Concorso: Le Italie a tavola. Cucinare un’emozione

Emanuele Bonati

Curiosamente – ma nemmeno poi tanto, a ben vedere – il cibo, la tavola, sono in qualche modo partecipi del processo unitario: scriveva infatti Cavour all’ambasciatore del regno di Piemonte a Parigi, il 26 luglio 1860, per annunciare che la Sicilia era stata occupata: “le arance sono già sulla nostra tavola e stiamo per mangiarle”. E riguardo allo sbarco sul continente, “per i maccheroni bisogna aspettare, poiché non sono ancora cotti”. La (non troppo ardita, almeno all’occhio moderno) doppia metafora è significativa: indica infatti l’identificazione di popolazioni e zone con un loro prodotto o piatto, che ci accompagneranno nel tempo – e con l’Unità, nei tempi moderni, tutti gli italiani diventeranno mangiamaccheroni…

Ma c’era ancora molta strada da percorrere per arrivare a un’Unità, oltre che geopolitica, di lingua, di cultura, di cuore, di menti, e perché no di stomaco.

Un percorso, quello dell’unità culinaria, che presenta diversi punti fermi. Lo sforzo di catalogazione dell’Artusi (anche se limitatamente alle ricette di qualche regione), il desiderio di innovazione e rivisitazione di Marchesi: in mezzo, lo sguardo femminile e femminista di Petronilla, e in una posizione più defilata, che non metteva in discussione il ruolo femminile, ma lo esaltava in quelle che erano le sue qualità più “donnesche”, leggi casalinghe, Il Talismano della Felicità, Il Cucchiaio d’Argento e così via.

E una serie di “manovratori” che hanno guidato alcune svolte importanti, da Mario Soldati a Luigi Veronelli (con Ave Ninchi), importanti innovatori del mezzo televisivo (che peraltro hanno anche portato ad alcune derive del cuoco in tv, purtroppo), a organizzatori visionari e numi tutelari come Carlin Petrini.

Un percorso che adesso è in larga parte compiuto – con tutti i limiti e le approssimazioni che questo comporta, dall’identificazione cui accennavamo prima dell’italiano con la pizza e gli spaghetti, alla disponibilità pressoché atemporale e ubiqua di panettoni zeppole fragole zucchine e altri dolci e piatti e frutta e verdure una volta legati alla stagionalità e alla località.

Ma ormai 150 anni sono passati: e cosa è rimasto, in ognuno di noi, della storia culinaria d’Italia? Non si tratta di una domanda retorica: è una curiosità reale, che abbiamo fatto diventare un contest: Le Italie a tavola. Cucinare un’emozione . Sì, proprio una ‘gara’, come ce ne sono molte sul web – che parte dal dato storico – il 17 marzo si celebra il centocinquantenario dell’Unità d’Italia – per cercare cosa questa ricorrenza fa risuonare dentro di noi, proprio fra il cuore e lo stomaco. Abbiamo: noi di CibVs e Anna Maria di la cucina di qb (e della nostra rubrica Tanto CibVs QuantoBasta). E proprio su lacucinadiqb potrete trovare regolamento, premi e tutto quello che riguarda il nostro concorso.

E allora: che cosa – quale piatto, quale specialità – rappresenta secondo voi i 150 anni dell’Italia? Mandateci le vostre ricette, o quelle dei vostri nonni, o quelle che avete letto o assaggiato; mandateci i vostri piatti, i vostri vini, e spiegateci il perché della vostra scelta, raccontateci le vostre emozioni, spiegateci il vostro menu unitario, sia esso un trionfo di bianco-rosso-verde o una specialità regionale, un primo o un dolce – ma comunicateci la vostra emozione, magari anche abbinando a un piatto un vino, o, perché no, una bella canzone, un film, un posto. Un’emozione, appunto.

Emanuele Bonati

Anna Maria Pellegrino

Comments

  1. Giuliana

    A casa mia c’era un vecchio libro di Pellegrino Artusi, tutto sfogliato.
    La mia mamma ci trovava tante ricette utili e io me lo sono ricomprato appena sposata e l’ho regalato anche alle mie giovani amiche. Anche giovani amiche di oggi, non solo di allora. Secondo me è anche divertente, come descrive le ricette con ingredienti e strumenti che magari a noi sembrano strani.

  2. @Giuliana: mi sembra un ottimo punto di partenza: dài, cerca una ricetta che ti sembri rappresentativa e in tono con il discorso del contest, magari rivisitala, e mandacela…!!!

Submit a Comment