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BLOGVS | December 1, 2024

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Dall’Osteria del Treno alla Gelateria Paganelli: 300 metri di gusto…

christian
  • On 05/07/2010
  • http://www.cibvs.com
L’Osteria del Treno a Milano, si sa, è un’istituzione – è stata una delle prime osterie, se non la prima in assoluto, a sposare la filosofia Slowfood, e quindi a proporre tutti prodotti appartenenti ai presidi.
Si mangia bene, si sta bene. L’oste, di cui non ricordo il nome perché ci chiamiamo con vari aggettivi e simpatici insulti, poi è una sagoma. Risate, grandi risate. Ha sempre la battuta pronta.
Grazie a loro ho conosciuto la Gelateria PAGANELLI, distante poche centinaia di metri: alla fine di ogni pasto all’Osteria, pressoché sempre, mangio un gelato al pistacchio e peperoncino – un vero elisir! – e parlando mi hanno svelato chi fosse il fornitore.
Potevo non andare a vedere di persona?
Una volta lì, conosco la signora Natalia, la quale, a sua volta, mi presenta Francesco, il figlio nonché il “Maestro” del gelato – e la moglie di Francesco, Elena. Molto simpatici tutti. Deve essere la zona che sforna gente così forte.
Mi accorgo subito che sono stati da poco premiati da Paolo Massobrio e quindi sono stati recensiti sul Golosario. La cosa mi fa molto piacere!
Mi fanno assaggiare diversi gusti, prima di scegliere quelli che saranno i gusti che finiranno sul mio cono.
Dalla frutta, ottima, alle meravigliose creme che Francesco crea. Alla fine vado con una crema di riso e zafferano e l’ormai rodato pistacchio al peperoncino.
Buono, cremoso ma non troppo, direi… leggero. Adoro. Ecco che subito diventa il MIO gelato.
Resto un po’ a chiaccherare con loro e mi emoziono perché, come dico sempre, non ci si può non emozionare di fronte a degli artigiani che parlano del loro mestiere con un amore smisurato.
Mi raccontano la loro storia. Il nonno che girava le vie di Milano col carrettino dei gelati, il padre che a sua volta apre il negozio ed ecco il prosieguo della storia, lì in quel momento.
Mi raccontano dei loro gusti, delle materie prime, delle ispirazioni che traggono durante i loro viaggi nel mondo, di quante varietà si possano creare e di come si possono abbinare ai cibi salati, cioè ai nostri pasti quotidiani.
Meravigliosi anche i sorbetti di vino, Lacrima di Morro d’Alba (peraltro il mio vino preferito), Moscato giallo dell’Alto Adige…
Insomma, bisogna provare per credere.
Andate da Francesco, Elena e Natalia.
Sono sicuro che vi entusiasmerà.
Fatemi sapere.
Christian Sarti

Comments

  1. mo me lo segno…. e il prossimo buon gelato lo mangio li` 😉

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