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BLOGVS | April 23, 2024

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Rodin è solo una scusa. Viva l’Île-de-France!

Rodin è solo una scusa. Viva l’Île-de-France!
Daniela Ferrando

Amo Parigi. So che non la esaurirò mai, non mi stancherà mai. E amo Rodin. Ogni volta che posso, torno in Rue de Varenne a visitare il Musée Rodin. E ogni volta mi dico invariabilmente: ma perché non vado anche a Meudon a vedere tutto il resto?
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Se Parigi era l’atelier, Meudon era la casa. Anche se “casa” è riduttivo: costruita sulle colline di Meudon, la Villa des Brillants è un edificio stile Luigi XIII in pietra e mattoni dall’aspetto sobrio, quasi severo, che Rodin acquistò a un’asta immobiliare il 19 Dicembre 1895. Era – è stata – l’ambiente ideale per la sua vita d’artista, dove ricevere gli amici, studiare, amare. Il lavoro creativo si svolgeva principalmente qui, pur continuando a frequentare Parigi. Meglio non dimenticare che per Rodin lavoravano, tra assistenti, operai, gessisti, una cinquantina di persone. Un po’ come un’archistar o mega-artista dei giorni nostri con la sua factory.
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Quindi, volendo vedere dal vero i gessi e gli studi che hanno portato alla realizzazione della Porta dell’Inferno, dei Borghesi di Calais, del monumento a Balzac, a Victor Hugo, a Puvis de Chavannes, a Whistler, è possibile godersi un breve assaggio di Ile-de-France, la regione di Parigi, e prendere un trenino della R.E.R., destinazione Meudon Val Fleury (linea C) e il bus n°169 (fermata Paul Bert).
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Quest’anno più che mai merita una visita l’Île-de-France, regione di Parigi, e France.fr è il riferimento primario dove controllare le date di tutte le mostre, di tutti gli eventi. Essenziali segnalazioni: in città, il Grand Musée du Parfum, perché il profumo è vanto parigino di sempre. Oppure il quarantennale del Beaubourg. Fuori città, il nuovo ristorante-caffetteria di Alain Ducasse: Ore–Ducasse au Chateau de Versailles, dalla doppia identità culinaria riassunta nella parola latina che significa “bocca”: bistrot raffinato di giorno, lusso esclusivo di sera. A Milano, la mostra su Manet di Palazzo Reale, aperta fino al 2 luglio. Au revoir.
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Daniela Ferrando

ph dai siti ufficiali, menzionati in ordine di apparizione nell’articolo:
www.musee-rodin.fr
www.france.fr
www.grandmuseeduparfum.fr
www.centrepompidou40.fr
www.ducasse-chateauversailles.com

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