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BLOGVS | March 29, 2024

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Qui Milano: C’è Trippa per i gatti (e non solo), Noma29, e Misha…

Qui Milano: C’è Trippa per i gatti (e non solo), Noma29, e Misha…
Emanuele Bonati

Via Ludovico Muratori, a Milano, è una via “gourmet”: solo nel primo tratto, fino a via Corio, ci sono locali “storici” come Giulio pane e ojo, con le sue propaggini Abbottega e l’Osteria Casa Tua, l’enoteca Il Cavallante, La Cozzeria… E in via Corio ci sono Pasta Madre, Dongiò, Il Piacentino…

Via Ludovico Muratori 11, a Milano: è l’indirizzo di Trippa, nuova trattoria del giovane chef Diego Rossi (ex Antiche Contrade di Cuneo) con il giovane Pietro Caroli (Singerfood) – sì, hanno pressoché trent’anni, ma mi sembra di capire che si resti “giovani” fin oltre i quaranta (e io ne sono la dimostrazione vivente). Coppia intrigante in pista con un nome ‘antico’, trippa – piatto tornato alla ribalta negli ultimi tempi assieme al resto del quinto quarto. Qualcosa mi dice che non si mangerà solo trippa, in realtà – fidiamo comunque molto nell’abilità di Diego&Pietro e auspichiamo un menù a base di foiolo, centopelli e millefogli, frezza e francese, quaglietto e libretto, cuffia e beretta, ricciolotta e lampredotto…

 

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Non è colpa mia – ma continuano ad aprire locali nuovi qui vicino al mio ufficio. Son contento, così ottimizzo i tempi – mangio a mezzogiorno, scrivo la sera… – ma immagino che qualcuno possa avere la curiosità di sapere cosa si mangia al di là del quadrilatero Sempione-Cenisio-Sarpi-Canonica…

Comunque: di queste ultime settimane, o ultimi mesi, le aperture di La Piadineria, in via Canonica, e di Noma29 in via Pier della Francesca.

Noma29 è aperto, anche se l’homepage del loro sito – statica, nessun contenuto – reca la scritta “NEXT OPEN”, che mi sembra poco inglese: ragazzi, abbiamo l’Expo2015 alle porte, non facciamoci ridere dietro! Se volete vi suggerisco un’agenzia che conosc… frequent.. insomma che si occupa anche di siti web, oltre che di social media branding comunicazione ecc, Foodthings… (Trippa: se ti serve…). Il loro hamburger l’ho già  provato a mezzogiorno: a breve il mio racconto – ma prima dovrei provare il menù serale.

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E a qualche decina di metri si sta lavorando al Premiato Forno Cantoni 1905 Caffetteria e Macelleria con Cucina, filiale dell’omonimo locale in piazza Giovine Italia. Aspetto…

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Ci vorrà ancora qualche mese, per avere la Trippa. E anche per il nuovo ristorante, misteriosissimo, di Misha Sukyas. Si sa solo che sarà un format completamente nuovo. Dopo qualche colloquio riservato con lo chef, possiamo rivelarvi con una buona approssimazione come sarà. Il locale avrà una bella cucina molto molto spaziosa, e un unico tavolo, con una massimo due sedie. I clienti paganti – una ventina, non di più – saranno tutti in cucina, e cucineranno per lo chef, che se ne starà seduto al tavolo, eventualmente con un ospite (ecco la seconda sedia: io mi sono già prenotato), e cenerà consumando i piatti ideati e preparati dai suddetti clienti, che avranno ovviamente fatto preventivamente la spesa. Alla fine della cena, i clienti si presenteranno per pagare il conto direttamente allo chef (che ovviamente li avrà maltrattati, se del caso, durante il servizio, mettendo loro le mani addosso, in modo da vivere appieno l’esperienza della cucina “vera”, “reale”, semplicemente pagando preventivamente un piccolo sovrapprezzo).

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Un format innovativo, che capovolge il classico rapporto chef-cliente, riportando al centro dell’esperienza culinaria il gusto personale della persona che paga il conto, sottraendola all’autorità di uno chef che decide, spesso a vanvera, quanto cuocere, quanto condire, quanto salare un piatto.

Emanuele Bonati

Le foto di Misha Sukyas sono di Bruno Cordioli 

 

 

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