Cosa mi resta di questa edizione di Taste of Milano?
Restano fisicamente un paio di sneakers inzaccherate, una guida consumata e scarabocchiata, un pass.
Ma restano anche altre cose…
Resta l’arcobaleno nel cielo rosso-rosato domenicale dopo una pioggia assurda.
Restano le  persone che, nonostante il fango dell’ultimo giorno, trotterellavano felici per gli stand dei ristoranti senza molte lamentele.
 
Restano le facce  degli chef, che spesso facevano incursione nelle cucine altrui,  con spirito di cameratismo e amicizia. Anche chi non era presente con il suo ristorante, passava a trovare  gli altri. Ho individuato un certo bruciapadelle – come si autodefinisce –, alias Andrea Alfieri, molto in forma, che si aggirava per il campo  gastronomico e che rivedo con piacere dopo un po’ di mesi. Ho visto  anche Maurizio Santin al Teatro degli chef, mentre assisteva allo  showcooking di Andrea Provenzani, ma non sono riuscito ad incrociarlo per  salutarlo.
Restano le immagini dei visi sempre sorridenti delle ragazze e dei  ragazzi di California Bakery (un ringraziamento speciale a Caroline,  Alessio e Michela per la simpatia e la disponibilità: sono loro infatti ad avere offero come premio per il nostro ConTaste un laboratorio di cake decoration…).
Insomma resta un bel ricordo. Nonostante la pioggia.
Grazie a tutti,  arrivederci a ToM2012.
cVs
  
                                
          
            
                    
                    
                             
                
        
        
  
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