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BLOGVS | April 25, 2024

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2 Comments

Buon CibVs col tè!

Emanuele Bonati

Preparazione del tè freddo

Saint Louis, Missouri, estate 1904, Esposizione mondiale. Un giovane inglese, Richard Blechynden, interessato a introdurre nel mercato statunitense il tè nero proveniente dall’India, allestì un padiglione, dove alcuni cingalesi offrivano la bevanda, ovviamente, calda. Ma la torrida calura estiva non rendeva allettante l’assaggio, inducendo i visitatori a dissetarsi con granite o bevande fredde. Richard, però, non rinunciò alla sua idea, e per invogliare i visitatori pensò di offrire la sua bevanda fredda – anzi, ghiacciata. La sua proposta fu accolta benissimo, tutti accorsero in massa ad assaggiarla. Era nato il tè freddo.

La nuova bevanda si diffuse dapprima in tutti gli Stati del Sud, poi in quelli del Nord, per approdare infine nel resto del mondo.

Da quel lontano 1904, da un’idea nata per caso, il tè freddo è diventata una delle bevande estive più amate. Dissetante, fresca, leggera, è la bibita ideale per chi vuole bere qualcosa di diverso, con un ridotto apporto  calorico.

Da molti anni poi le grandi aziende hanno iniziato a immettere sul mercato una serie di bevande a base di tè, diversificate in base ai gusti e alle esigenze – aromatizzate, al tè verde, nero e così via.

Ma se invece di rivolgerci al mercato, provassimo a fare il tè freddo in casa? Con piccoli accorgimenti, possiamo preparare una bevanda leggera, gradevole, con un ridotto, o addirittura nullo, contenuto di zuccheri.

Solitamente il tè freddo preparato in casa risulta spiacevolmente tannico e dall’aspetto torbido, e dopo poche ore il gusto è sgradevole. Il motivo è da ricercare nella modalità di preparazione. Comunemente dopo aver preparato il tè, si aspetta che raggiunga la temperatura ambiente, per poi metterlo in frigorifero a raffreddare. Proprio il tempo che occorre affinché la bevanda raggiunga la temperatura ambiente, è responsabile del sapore tannico e dell’aspetto torbido.

Ci sono, invece, due procedimenti da utilizzare a seconda della quantità di tempo a disposizione per il raffreddamento, che consentono di ottenere un ottimo tè, dall’aspetto limpido, dalle note fruttate e floreali predominanti, conservando la sua aromaticità per diverse ore.

Il primo metodo consiste nel mettere nella teiera (va bene anche una caraffa) tra i 10 e i 13 grammi di tè: si aggiunge un litro di acqua, minerale e a temperatura ambiente, se piace si addolcisce con zucchero o miele, si ripone la teiera in frigorifero e la si lascia per 4 ore per un tè verde o 6 ore per un tè nero. Al termine dell’infusione si filtrano le foglie e si serve. Il tè risulta leggero, e mantiene la sua aromaticità per ore. Le note floreali e fruttate si percepiranno molto bene.

Il tè contenuto nelle tazze fotografate, è il medesimo, ovvero l’Assam Silonibari. Il colore varia, e vi assicuro, anche il sapore, a seconda della modalità di raffreddamento. Più scuro e torbido quello posto in frigorifero solo dopo aver raggiunto la temperatura ambiente, più chiaro e limpido l’altro, preparato col primo metodo.

Se, invece, il tempo a disposizione per raffreddare il tè è poco, si può seguire il secondo metodo che ci consente di ottenere la bevanda fredda in un arco di tempo pari a quello di infusione del tè. Basta avere a disposizione del ghiaccio, et voilà, in pochi minuti il nostro infuso è pronto. Freddo. Ebbene sì, freddo!

Come si fa? Per un litro di bevanda, occorrono sempre tra i 10 e i 13 grammi di tè.

Si riscalda 1/2 litro di acqua alla temperatura giusta per il tè scelto, si versa nella teiera dove sono già state messe le foglie, si attende il tempo di infusione relativo all’infuso scelto, quindi si filtrano le foglie e si aggiunge 1/2 chilo di ghiaccio, anche in cubetti, non si mescola, ma si attende che il ghiaccio si sciolga, ed ecco pronta la bevanda fredda – eliminando il tempo di raffreddamento.

Questo metodo è utilissimo quando si vuole offrire una bevanda rinfrescante a ospiti inattesi, accaldati e assetati.

Come si può vedere nelle fotografie, il colore del liquore e, ripeto, anche il sapore, è diverso a seconda dei tre diversi modi di raffreddarlo. Questo vale anche per i tè verdi.

Con il tè freddo si possono preparare anche delle gustosissime sangrie, leggere e non alcoliche: è preferibile utilizzare un tè nero e non verde, e a seconda della tipologia di tè scelta, aromatico, dalle note floreali o fruttato, si abbina la frutta.

Inoltre, partendo dalla bevanda fredda, si possono realizzare gustose e dissetanti granite. Con un pizzico di fantasia e creatività, da una manciata di foglie di tè, qualche cubetto di ghiaccio, frutti di stagione, zenzero fresco, ed erbe aromatiche quali menta o lemon grass, possiamo preparare cocktail, bibite analcoliche, sangrie, granite, da offrire ai nostri ospiti, o da gustare in un torrido pomeriggio estivo.

Giovanna

la cuoca eclettica



Comments

  1. Giuliana

    Buonissima idea grazie!!!!

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