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BLOGVS | April 25, 2024

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VinNatur 2015: siamo tutti vini naturali

VinNatur 2015: siamo tutti vini naturali
Marco Lupi

VinNatur è l’Associazione di Viticoltori Naturali e riunisce produttori che condividono la stessa filosofia e la mettono in pratica in vigna e in cantina. Il loro obiettivo è il rispetto dell’equilibrio naturale e l’eco-sostenibilità. L’Associazione aiuta anche i produttori a promuoversi in Italia e all’estero e investe nella ricerca scientifica per migliorare la produzione.

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Il loro evento annuale, siamo alla XII edizione,  si è tenuto nelle scorse settimane in una splendida dimora, Villa Favorita nei pressi di Lonigo (VI), e ha permesso al visitatore di assaggiare liberamente i vini e incontrare le aziende. Per la stampa, è stata predisposta un’ampia stanza dove si è potuto degustare uno o due vini per ogni produttore; c’erano anche dei punti di ristoro, ma avremmo gradito più spazio per poter mangiare seduti gustando un calice di vino.

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Per quanto poi la cornice di Villa Favorita, una dimora del 18° secolo, sia splendida, purtroppo gli spazi angusti e un po’ cupi limitano la possibilità di discorrere con tranquillità con i produttori. Un vino ha sempre una grande storia dietro, quella di una famiglia, di un lavoro di molti anni, di difficoltà e  successi, e questa Rassegna permette di conoscere tutte queste storie.

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Assaggi svariati, comunque.

Ci piace ricordare il Chianti classico di Podere Casa Nova di Castellina in Chianti. Alla ricerca di un buon bicchiere di vino da accompagnare ai nostri piatti di salumi e formaggi in una pasua di relax, ci siamo accidentalmente imbattuti nel Sig. Bucciarelli che ci propone un Chianti Classico ed un riserva: il più giovane (un 2010) è stato il preferito (anche nel prezzo 5,60 €).

Ma non da meno sono stati il Barbera d’Alba DOC La Romualda 2012 e il tondo Barolo Boscareto DOCG (2009) di Ferdinando Principiano di Monforte d’Alba. Ma anche lo Spumante Rosé Metodo Ancestrale VSQ 2012 di Castello di Stefanago (Borgo Priolo) che propone diverse versioni (uvaggi) di questa lavorazione, in cui la rifermentazione avviene in bottiglia.

Con l’azienda trentina Giuliano Micheletti (solo 3000 bottiglie prodotte – così piccola da non avere nemmeno un sito, come molte altre aziende) ci imbattiamo in una verticale di Limen Bianco, un Riesling Renano del 2012-2011-2008 (tutti venduti a 15€): alcune vigne sono posizionate nell’alto Garda a 500 mt di altitudine. Quello che ci ha maggiormente colpito è il 2011, interessante.

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Meno accattivanti invece gli aromi del 2008 di Radoar (Alto Adige) che  dal ’99 ha iniziato ad applicare tecniche biodinamiche.

Interessante l’Etza prodotto con una selezione di vitigni (Muller Thurgau) vecchi più di 35 anni  ed il Radoy di uve Kerner, molto profumato con percezioni dolci.

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Una bella sorpresa anche da Weingut Ebnerhof (Cardano, Alto Adige) che produce dal 1986 – ma si sono rinnovati di recente nella proposta di etichette: qui un giovane titolare ci ha offerto un profumato ed avvolgente Sauvignon.

Infine – qualcuno di noi ha un debole per lo Champagne del Domaine Laherte Frères Blanc de blancs – Brut Nature – Grand Cru: poesia per le papille e per l’olfatto. Come terminare la nostra enonavigazione in un modo migliore?

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Ma un dubbio vortica nella nostra mente, e ci poniamo una domanda alla fine di questa ‘faticosa’ giornata: ma… il vino naturale è più naturale degli altri?

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Florence e Marco

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